In Valsesia, terra a rischio spopolamento, nasce il Progetto Baita, ideato dall’italo-israeliano Ugo Luzzati per accogliere famiglie israeliane in cerca di una vita più serena lontano dalla guerra.
Dal 2024 oltre 80 famiglie si sono trasferite e 400 persone sono socie del progetto. “Tutti si innamorano della Valsesia, della natura e dell’accoglienza” spiega Luzzati, genovese di origine ma vissuto a lungo in Israele.
L’idea è nata parlando con una maestra locale preoccupata per le scuole vuote. “Portiamo qui le famiglie israeliane” pensò Luzzati, fondando l’associazione nel 2022. “Baita” richiama la parola ebraica bait che significa casa.
Oggi i nuovi arrivati, per lo più professionisti come medici e ingegneri, si stanno integrando. Alcuni hanno già trovato lavoro e imparano l’italiano. Molti comprano case in pietra, amano la natura e vogliono contribuire alla comunità.
L’ex sindaco di Rimasco, Tognotti, elogia l’iniziativa: “Hanno salvato le scuole e portato nuova linfa al territorio”. A Varallo, un corso di ebraico aperto agli italiani favorisce l’integrazione, molto apprezzata anche sui social.
Fonte: Mosaico-cem